Lo studio condotto da Frontis Governance analizza in profondità le pratiche retributive dei Consiglieri non esecutivi (NED) in 160 società quotate europee con l’obiettivo di valutarne la coerenza con i principi riconosciuti di buona governance: adeguatezza, proporzionalità e presidio dell’indipendenza del Board.
L’analisi mostra un’elevata eterogeneità nelle pratiche retributive, fortemente influenzate da tre fattori principali: (i) cultura di mercato, (ii) struttura proprietaria, (iii) livello di indipendenza.
- Cultura di mercato: rappresenta il driver principale dei livelli retributivi.
Le differenze tra Paesi eccedono largamente quelle riscontrabili tra settori o modelli di governance. Mercati come Svizzera, Spagna e Regno Unito presentano compensi mediamente più elevati, collegati in alcuni casi a un ruolo più incisivo del Board; Francia e Italia, invece, mantengono pratiche più conservative, spesso basate sui gettoni di presenza o collegate ad un azionariato più concentrato. - Struttura proprietaria: influisce in maniera decisiva sulle scelte retributive.
I compensi tendono a essere più elevati e articolati nelle public companies a causa della centralità del Board nella governance, mentre tendono a diminuire all’aumentare dell’influenza degli azionisti rilevanti spesso per la presenza di rappresentanti degli azionisti nel Board ed una maggiore attenzione al contenimento dei costi di governance. - Proporzionalità e adeguatezza: non trovano un’applicazione pienamente coerente.
La relazione tra compensi, dimensioni aziendali e complessità delle attività appare solo parzialmente confermata. Numerose società, soprattutto di medie dimensioni, presentano compensi non strettamente allineati alla loro capitalizzazione. Anche la coerenza con l’impegno richiesto è limitata: il numero di riunioni non risulta sistematicamente riflesso negli emolumenti. Il rapporto con i salari medi, indicatore di adeguatezza al costo della vita, evidenzia infine forti polarizzazioni, solo parzialmente riconducibili ai diversi sistemi retributivi nazionali.
Per gli investitori le retribuzioni dei NED sono un indicatore della qualità della governance. La sfida è bilanciare responsabilità, tempo dedicato e contesto locale per evitare compensi troppo bassi (che scoraggiano i talenti) o troppo alti (che mettono a rischio l’indipendenza).
La strada verso un mercato europeo omogeneo è ancora lunga, ma la trasparenza dei dati è il primo passo. Tutti i dettagli sul confronto tra mercati, livelli retributivi e valori anomali sono disponibili nel report completo Frontis Governance 2025.
